Sono una moglie al bivio


Per la posta di giovanna, oggi un quesito erotico e pepato posto da una signora, amica milf.

Salve a tutti, ho qualcosina in più di 40 anni e sono una donna in carriera in una grossa ditta… Sono sposata e mi sento amata da mio marito che è spesso via per lavoro.

Il vero motivo che mi ha indotto a scrivere non è per mancanza di qualcosa ma per un qualcosa che mi turba e cui, al contempo, non riesco a rinunciare.

Ho iniziato a lavorare in questa ditta qualche mese dopo aver terminato gli studi, dopo un’estate festaiola come premio che mi sono e mi hanno regalato e che, in qualche modo, ha cambiato le mie idee riguardo al sesso. Non che fossi una santarellina ma quell’estate è stata illuminante riguardo ai pensieri coercitivi che avevo da sempre, o che per lo meno a cui avevo aderito durante la crescita.

Ma non voglio parlare di questo. Quello che mi turba è il senso di colpa che ho verso mio marito riguardo al mio lasciarmi andare col dirigente che, al tempo, mi ha assunta.

In quel periodo non ero sposata e ciò che accadde non mi turbò più di tanto. Il mio desiderio era: ripetere al più presto quelle piacevoli vacanze da poco concluse, e per fare questo avevo bisogno di soldi! Non volevo dipendere dai miei genitori.

Così, al colloquio, quando l’esaminatore mi fece capire che poteva anche assumermi nonostante avesse altri candidati in agenda, a condizione che fossi “gentile” con lui. Non ci pensai molto. Del resto era un bell’uomo, più grande di me ma in fondo piacevole.

E così eccomi assunta come addetta al magazzino. Passò circa un mese e lui si rifece vivo più volte, sempre verso il pomeriggio quando stavo per terminare il turno per salutarmi e cercare di chiacchierare. Vedendo che non gli davo troppa confidenza, in una pausa pranzo mi raggiunse alle macchinette del caffè e con modo affabile mi comunicò che stavano cercando una segretaria in amministrazione e, volendo, con i miei studi, potevo essere presa in considerazione.

Certo che sì: presa in considerazione ma… dopo il solito “colloquio” con lui.

Ci pensai tutta la notte a quell’occasione, del resto aveva mantenuto la sua parola la volta precedente. Decisi di starci e invece di accontentarsi di un rapporto orale come il precedente mi invitò a cena. Sospettando che volesse dell’altro gli chiesi altro tempo ma mi rispose che gli piacevo e che voleva proprio me per quel posto, ma voleva anche “conoscermi” meglio. A fine turno avevo deciso di accettare.

Cenammo in una località vicina per evitare conoscenti e poi a casa sua per un digestivo. Non perse tempo e mi trovai nel suo letto. E’ stata una bella esperienza, non lo nego, poi per il fatto di non dover rendere conto a nessuno, mi sentivo tranquilla ed ho vissuto appieno quei momenti.

Non molto dopo conobbi mio marito: simpatico, carino, dolce, amabile, ne sono rimasta da subito colpita ma faticavamo a trovarci per varie ragioni.

Dopo alcuni mesi si decise di frequentarci seriamente. E la cosa poteva essere finita li se il solito dirigente non mi avesse più cercata.

Per essere chiara nei primi tempi che frequentavo l’attuale mio marito ma senza particolare impegno, di tanto in tanto stavo anche col dirigente. Questo perché erano due maschi assai diversi tra loro. Mio marito dolce e affettuoso ma poco propenso al sesso. L’altro più deciso e dominante, e sessualmente potente, non solo come resistenza ma anche come dimensioni e fantasia.

Sapeva scatenare in me quella voglia che non avevo mai pensato di avere.

Con gli anni feci un po’ pace con questa situazione, accettandola senza farmi troppi scrupoli. L’amore da una parte, mi faceva star bene, il sesso dall’altra mi appagava fisicamente finché dopo dopo alcuni eccessi nella trasgressione mi sentivo abbastanza in colpa e poco serena con me stessa…

Fino a che accadde l’imprevedibile. Tornando a casa tardi, una sera in cui anche lui doveva rientrare tardi, lo trovai al computer e notai che cambiò immediatamente la schermata. Finsi di non aver notato nulla perché anch’io, dopotutto, ero in difetto.

Nulla di cambiato: solite coccole, facemmo sesso, e si consumò velocemente tra tanti ti amo e ti ho desiderato tanto etc.

Come ne ebbi occasione controllai la cronologia di navigazione del PC e, con sorpresa, notai che guadava filmati di mogli che tradiscono e siti cuckold. Ne parlai col mio amante anche per avere un consiglio dato che negli anni abbiamo raggiunto una buona complicità sessuale e lui mi propose di parlargli apertamente… ma non me la sono sentita... Però decisi di metterlo alla prova e vedere come reagiva nel caso gli avessi parlato di certe situazioni erotiche accadutemi.

Fu strano: eravamo in spiaggia e quando gli feci notare che mi guardavano altri uomini, sembrò nervoso e geloso e così fece anche in altre occasioni. Allora evitai con cura di toccare l’argomento per non rovinare il nostro rapporto che, sesso a parte, era magnifico, ma da allora ho cominciato a cercare di capire cosa spinge un uomo a queste tendenze per tentare di renderlo partecipe ma senza fare danni. Anche perché, ormai devo ammettere che il mio amante, come predetto, caldo e focoso, pian piano mi ha risvegliato in me un aspetto più incline alla perversione e ai desideri poco casti, quindi ora sempre più spesso mi abbandono a certi pensieri: immagino di scopare davanti a mio marito che guarda e subisce “tale affronto, oppure di venire scopata da i miei due amori, contemporaneamente, in un gioco a tre senza tabù e senza freni…

Purtroppo, quello che per ora ho capito è che tra la fantasia dell’eccitazione e la pratica di sesso proibito, il passo non è semplice.

E per questo che ti ho scritto, cara Giovanna, sperando che tu e chi mi legge potrà darmi qualche consiglio.

Grazie, Xerenella.

LA RISPOSTA DI GIOVANNA ESSE 

Ciao cara amica, e grazie per aver condiviso con i nostri lettori la tua perplessità.

Per prima cosa devo dire che ho apprezzato pienamente la tua saggia conclusione:

“tra la fantasia dell’eccitazione e la pratica di sesso proibito, il passo non è semplice”.

Effettivamente nel mondo reale le cose stanno proprio così, anzi, per il mio ormai lungo vissuto e per la considerevole esperienza, nel ricevere notizie e confessioni, credo di poter affermare che, come per il resto della nostra tradizionale esistenza, internet e i social abbiano peggiorato l’interscambio nella fisicità e nei rapporti effettivi e affettivi; più in generale, nell’esperienza fisica diretta, del mondo che ci circonda e delle persone che frequentiamo... o dovremmo frequentare, “dal vivo”.

Ma veniamo alla parte più pratica della tua richiesta, e quindi analizzando la situazione che hai presentato nello specifico: nel tuo caso, visto il prostrarsi nel tempo dei rapporti con “l’altro” ci troviamo di fronte a un classico esempio di vite parallele. Grazie agli eventi che hai vissuto e all’opportunità che ti è stata concessa, hai avuto la sorte (non mi sento di dire fortuna perché ogni segreto comporta sempre qualche rischio) di poter vivere, come in molti sognano ma pochi possono mettere in atto, soprattutto per il lungo termine; nel senso che sono tantissimi i coniugi che tradiscono prevalentemente per il gusto del proibito, l’avventura e il piacere che può comportare cambiare partner per un po’. Nel tuo caso, invece, gli eventi hanno ti hanno permesso di godere, contemporaneamente di due eccellenti opportunità: una vita familiare piacevole costellata dall’amore e dal gusto del sesso tradizionale, sicuro, con un uomo che, risulta evidente, a parte i sogni nel cassetto comuni a tanti, ti è fedele e, d’altro canto, hai potuto dare libero sfogo alla tua sessualità più profonda, vivendo e praticando, incontro dopo incontro, l’approfondimento di pratiche erotiche sempre più estreme, goduriose e persino perverse.

Bene, sono sinceramente contenta per te ma… credo di essere qui per questo, alla fine, e quindi veniamo al mio consiglio, al mio suggerimento da “esperta” una volta valutate le circostanze che hai presentato.

Sembra ovvio che le tue “vite parallele”, almeno per adesso, non sono destinate a incontrarsi e, se la vuoi sapere tutta, sarebbe opportuno che tu evitassi che tale incontro avvenga mai. Questo perché ultimamente, incoraggiata dal tuo compagno di “giochi”, avevate persino preso in considerazione di inserire tuo marito in un rapporto che voi definite cuckold… ma che tale non è!

Non confondiamo le cose… corna e cuckold non vanno mai a braccetto, tranne che, questa fantasia realizzabile, non avvenga di comune accordo nella coppia “regolare” e, nel 99% dei casi, dopo anni di tentativi e di fantasticherie…

Incontrare un bull è, praticamente, come giocare con un sex toy umano. Niente di offensivo per nessuno ma chi accetta di essere il bull di una coppia affiatata (spesso più di tante altre per la profonda complicità sessuale che unisce i coniugi) deve essere consapevole del suo “miracoloso” ruolo, senza accampare pretese per inserirsi nel rapporto, né cercare di ottenere altro che la fortuna di avere, offerta su un piatto d’argento, la moglie di un altro.

Nel vostro caso invece, nonostante per te tutto ciò che è accaduto con il tuo diciamo pure trombamico, è legato prevalentemente alla sfera erotica… un gioco occasionale, un breve e liberatorio viaggio nella perversione, per tuo marito è un vero, profondo e prolungato tradimento!

Sono corna vere, amica mia, e probabilmente sarebbero dolorosissime, mortificanti, se lui ne venisse a conoscenza, e sfido chiunque a dargli torto.

Cosa sogna lui vagheggiando su mogli che si fanno scopare dal ragazzo di turno? Sogna uno stimolo sessuale proibito che forse non proverà mai, felice com’è di avere tutta per sé una dolce e fedele mogliettina… e cosa troverebbe invece in un vostro eventuale rapporto a tre? Una moglie spregiudicata e perversa che ha un’intesa sessuale col suo capo da anni, a sua insaputa.

Insomma, ragazzi, voi ve la godete da anni anche in maniera estrema… mi pare ovvio che il tuo “capo-padrone” erotico non chiederebbe di meglio che aggiungere adrenalina alla vostra passione inserendo il “cornuto” nel ménage. Che alternativa goduriosa ai vostri giochi occasionali, vero?

Ebbene, a meno che tuo marito non nasconda un masochismo molto profondo e un femminino segreto, che lo renderebbe felice di essere sottomesso allo scettro (leggi cazzo potente) del tuo compagno, ti sconsiglio vivamente di andare oltre… anzi, tieni gli occhi aperti perché se stuzzichi tuo marito potresti svegliarlo dalla sua beata innocenza, intendo dire che potrebbe anche iniziare a preoccuparsi per quella grande libertà di movimento di cui ovviamente godi, e cercare risposte a qualche dubbio sui tuoi reali rapporti col tuo capo.

Per concludere: lo so che sarebbe veramente godurioso andare oltre in questa occasione, soprattutto per voi amanti che avete sperimentato un po’ di tutto ma… cautela, estrema cautela, se non vuoi rompere “il giocattolo” con tutte le odiose conseguenze del caso.

Giovanna.



Commenti

  1. Una situazione complicata. Se riesci a scoprire il lato sottomesso e magari pure bisex di tuo marito potreste schiavizzarlo sessualmente con piena soddisfazione di tutti.

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  2. Quella narrata è una situazione che sicuramente riguarda un certa fetta della popolazione, qualcuno/a la vive come perfetta avventura, altri, forse, con qualche senso di colpa o anche no. Personalmente preferisco sapere se una storia sul lavoro diventa importante così da potare chi la vive a confidarsi in modo anonimo per timore di rovinare il proprio rapporto. Forse il marito ha una tendenza ad essere sottomesso, forse ha una tendenza cuckold, forse ha una tendenza ad essere guardone... non lo si può sapere a priori ma, se con le dovute cautele gli si comincia a prospettargli, prima come fantasia, per tastare le sue reazioni, poi se è il caso aprirsi a lui. Non so se leggerai questo commento per cui mi limito a queste poche righe. Cordialmente ti saluto

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