Per la Posta di Giovanna, una nuova, rapida e fulminante, confessione di un bravo zio... come tanti incantato dalla nipotina cresciuta troppo in fretta e troppo... sexy
Mia carissima Giovanna...
quello che sto per raccontarti è qualcosa che esula dal contesto in cui abbiamo indirizzato il nostro discorso.
Fa parte di una di quelle situazioni non cercate ne voluta ma che ti piovono addosso senza che tu possa e voglia fare niente per impedirlo.
Ventisette anni fa al fratello di mia moglie nacque una bimba.
Bellissima, paffutella e dalle guanciotte bianche e rosse e sin da subito sorridente.
Sin da subito tra me e quel piccolo batuffolo si è stabilito un rapporto dolcissimo che è durato nel tempo.
Io sono stato il suo zio preferito e lei la mia dolce nipotina e la figlia che avrei voluto E cresciuta e per una disfunzione ghiandolare è ingrassata tantissimo. E' arrivata a pesare 120 Kg per 180 cm di altezza. Però ha sempre conservato il suo dolce sorriso
Ogni volta che le famiglie si riunivano non mancava di abbracciarmi stringendomi contro il suo enorme seno.
Ho sempre allontanato da me pensieri inappropriati per ciò che ci legava.
Poi l'imprevisto.
Per diversi motivi ci siamo persi di vista per circa un anno.
Vigilia di Natale. Ospiti a cena i miei figli con famiglie e mio cognato con la sua famiglia.
Apro la porta per ricevere gli ospiti e mi ritrovo davanti una ragazza alta capelli neri come il carbone, tubino nero attillato e forme che debordavano da quell'indumento molto stretto.
Era lei, Giada, aveva fatto una dieta assistita da una specialista ed aveva perso 45 kg.
Ora era una donna fantastica con un seno prorompente e dei fianchi modellati che contornavano un sedere perfetto, Non potevo crederci
Mi ha abbracciato con tanto trasporto spingendo quel seno duro come il marmo contro il mio petto.
Ti giuro che ho faticato tantissimo a controllare il mio amichetto nelle parti basse, anche perchè indossavo un jeans e si sarebbe notato subito.
La serata è trascorsa allegramente tra libagioni e buoni vini (per loro; io sono astemio) tanto calore e serenità.
Per motivi di lavoro, mio cognato è stato costretto ad abbandonare la cena e con lui sua moglie e l'altra figlia.
Giada non voleva andare via e ha chiesto a mia moglie se si poteva fermare a dormire da noi quella notte.
Ovviamente non ci sono stati ostacoli e la serata è andata via con molto buonumore.
Andati via tutti gli ospiti, rassettato alla bell'e meglio siamo andati tutti a dormire.
Mi sono svegliato che erano le 11 del mattino con la casa immersa nel silenzio e con un biglietto sul cuscino da parte di mia moglie che mi diceva che andava da mia sorella in città perchè in preda ad una colica renale aveva bisogno della somministrazione di alcuni farmaci a mezzo punture; mi diceva anche che non sarebbe rientrata prima delle 14 e di provvedere per il pranzo facendomi aiutare da Giada.
Mi sono alzato con la vescica strapiena e dolente ed una erezione "idraulica" che faceva impennare il pigiama.
Di corsa in bagno per non farla per terra.
Apro la porta e ti trovo Giada sul water che tentava di fare la cacca.
Mi ha guardato stranita e fatalmente lo sguardo è finito li. Nel vedere la mia erezione mostruosa, ha sgranato gli occhi ed è scoppiata in una fragorosa risata.
"Ci siamo svegliati arzilli stamattina zietto" è stato il suo commento sempre ridendo ma senza mai distogliere lo sguardo dal pigiama eretto.
"Sono problemi idraulici" mi sono giustificato "ed ho un disperato bisogno di farla, altrimenti la faccio per terra".
Altra fragorosa risata e con un sorriso malizioso si è alzata e fattasi da parte, con tutto il "paradiso" in bella mostra, mi fa segno di accomodarmi sulla tazza.
Ne avevo assoluto bisogno e senza pormi troppi problemi, mi sono seduto ed ho svuotato la vescica con un getto che sembrava non dovesse mai finire.
Alla fine mi sono rialzato e per quanto cercassi di dissimulare, LUI era li sempre eretto ed in tiro più che mai.
Giada non aveva smesso un attimo di guardare e sembrava in trance e come stregata mi ha detto: "Sai zio che da piccola parlando con mia sorella dicevo che mi dovevo sposare con te e che avrei fatto tutto ciò che volevi. Poi sono cresciuta e quando sono cominciati i primi pruriti pensavo sempre a te. Poi le prime masturbazioni con te oggetto dei miei sogni erotici. Ora sei qui e vedo realizzarsi tutti i miei sogni adolescenziali."
Io ero li allibito col cazzo tra le mani sempre più dolente, ma ormai incapace di reagire ad una situazione che da un lato mi spaventava e dall'altro mi prendeva in modo parossistico e sfuggiva al mio controllo.
Mentre riflettevo, Giada, sempre più determinata si è denudata del tutto ed inginocchiatasi davanti a me, imbambolato come un coglione, ha imboccato il cazzo facendoselo scivolare tutto in bocca sino a quando un conato l'ha costretta ad indietreggiare.
Guardandomi negli occhi mi ha sussurrato: Rilassati e non pensare a niente e goditi questi momenti che per me sono la realizzazione di un sogno, mentre per te deve essere il più bel pompino della tua vita.
Aveva ragione. Mai provata una sensazione simile.
L'ho fatto durare il più a lungo possibile ma quando ero ormai al culmine, ho tentato di tirarlo fuori. Mi ha stretto dai glutei e se lo è fatto scendere sino alla gola mentre partivano dei violenti spruzzi di sperma che le sono finiti direttamente in corpo senza che ne perdesse una sola goccia.
Sono stato così, imbambolato, per una tempo che non saprei definire; avevo conosciuto il paradiso terrestre e non volevo che finisse più.
Lo ha tirato fuori, ripulito con la lingua ed alzatasi mi ha preso per mano e siamo andati sul suo lettino. E qui si è aperto un mondo che ormai credevo di aver perso per sempre. Dandomi un bacio profondissimo mi ha costretto a stendermi sul letto e sorridendo come sempre mi ha detto semplicemente:
"Ora scopiamo, sono ancora vergine… e l'ho fatto solo per te".
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